Tappe dell’unità d’Italia
1848-1849 = prima guerra d’indipendenza (nessun risultato)
1859 = seconda guerra d’indipendenza (si ottiene l’Italia centrale)
1860 = spedizione dei Mille (si ottiene l’Italia meridionale)
1866 = terza guerra d’indipendenza (non si ottiene niente con la guerra, ma poi tramite le vittorie della Prussia si annette il veneto)
1870 = annessione di Roma
1915-1918 = prima guerra mondiale
Seconda guerra d’indipendenza
Perché il Piemonte prende l’iniziativa?
1) È l’unico stato che non è dipendente dalle grandi potenze;
2) La dominazione straniera (austriaca) e le dogane,le monete e le misure diverse non permettevano lo sviluppo economico;
3) Voleva espandere il dominio dei Savoia;
4) Il Piemonte era già avanzato grazie a Cavour ( “le riforme fatte a tempo evitano le rivoluzioni” )
Con gli accordi di Plombières del 1859 il Piemonte si allea con la Francia (Napoleone III contro l’Austria) -->in cambio Savoia, Nizza e principi francesi in Italia.
Si crea un governo provvisorio dopo un’insurrezione a Firenze.
Fattore imprevisto : guerra regia e guerra di popolo. Insurrezioni popolari insieme alla guerra regia (Toscana ed Emilia chiedono l’annessione) e a Napoleone non va bene.
11 LUGLIO 1859 = armistizio di Villafranca tra Austria e Francia = Lombardia al Piemonte + ritorno dei sovrani spodestati nel centro Italia + dimissioni Cavour.
La spedizione dei mille
Il Piemonte non poteva attaccare (no casus belli)
Regno delle due Sicilie : rivolta popolare contro i Borbone : Garibaldi raccoglie 1000 volontari e va ad aiutarli (parte da Quarto e sbarca a Marsala). I Borbone scappano a Gaeta.
Cavour convince Napoleone ad accettare l’intervento Piemontese nelle terre pontificie per fermare Garibaldi (motivazione ufficiale : ripristinare l’ordine )
Mazzini avrebbe voluto convocare in Roma liberata un’assemblea costituente.
Garibaldi incontra l’esercito Piemontese a Teano e consegna l’Italia meridionale al Re (soluzione più praticabile : decisione già presa con i plebisciti --> Mazzini deluso e Garibaldini mandati a casa. Garibaldi si ritira.)
1861 : il parlamento proclama Vittorio Emanuele II re d’Italia. (continuità dinastica)
Piemontesizzazione : estensione a tutto il regno d’Italia dello statuto Albertino, della legislazione piemontese, della stessa moneta e misura, tutti i condottieri, i ministri e i funzionari erano piemontesi (rimarrà così fino alla prima guerra mondiale)
L’Italia dopo l’unità
-il 70% degli Italiani vive grazie all’agricoltura (molto arretrata);
- l’industria è anch’essa arretrata e dipende dall’estero per la mancanza, sul suolo italiano, delle materie prime;
- non c’era un mercato unitario;
- rete ferroviaria scarsa;
- Analfabetismo : frammentazione linguistica e Italiano per pochi.
Cavour :
Rottura con il movimento garibaldino -> tutti licenziati
Chiesa ->libera chiesa in libero stato ->Roma capitale attraverso vie diplomatiche
Pio IX molto conservatore non lo permette; Cavour non riesce a completare la sua opera perché muore nel giugno del 1861.
Le riforme della destra storica
Durante l’unificazione prevale una politica centralistica (che porta instabilità)
Leggi unificatrici :
x) uniformare moneta e misura, amministrazione,dogane,sanità,sicurezza (piemontesizzazione) ;
x)lo stato si accolla il debito pubblico di tutte le regioni
x)politica di lavori pubblici
x)due anni di scuola elementare obbligatoria
x)matrimonio civile : ispirazione al modello napoleonico
x)servizio di leva obbligatorio
x)Spese militari e di guerra
conseguenze :
Forte deficit : si prova a colmarlo vendendo le terre demaniali ed ecclesiastiche, aumento delle tasse indirette e infine nel 1876 la tassa sul macinato.
La questione meridionale : lo stato vende le ex terre borboniche ed ecclesiastiche a piccoli lotti, con la buona intenzione di farle comperare ai contadini, ma questi sono troppo poveri per permettersele, e così queste vengono comperate dai grandi proprietari terrieri e favoriscono l’arricchimento del latifondo. In più, queste terre ormai vendute, vengono recintate, togliendo così pascoli agli allevatori. Ci vorrebbero molti soldi per risanare il territorio.
Il brigantaggio : nasce nel 1861 come espressione del disagio della società. L’unificazione portò la delusione per il problema irrisolto delle terre e fu traumatico l’impatto del meridione con l’economia progredita del nord, che portò fallimenti, crisi e disoccupazione. Protesta contro il pesante prelievo fiscale e contro la leva obbligatoria . Fomentazione da parte dei borbone e del papa per trasformare questa rivolta in guerra legittimistica = presa dal governo italiano come guerra = inviato un esercito per fermare il fenomeno = problema risolto senza risolvere le cause : il problema torna nel 66-67 con la vendita dei beni ecclesiastici.
Terza guerra d’indipendenza, liberazione del veneto e di roma
Nel 1866 l’Austria offre il veneto in cambio della neutralità dell’Italia nella guerra austro-prussiana : rifiutato per onore militare.
Bismarck propone all’Italia una lega Anti-Asburgica : l’italia perde a Custoza e a Lissa ma la Prussia vince a Sadova e quindi avviene la cessione del veneto tramite Napoleone III (Pace di Praga - guerra franco – prussiana).
Il ministro Rattazzi (amico di Garibaldi) incoraggia l’iniziativa di Garibaldi per liberare Roma = ultimatum di Napoleone III = governo italiano costretto a fermare Garibaldi con l’esercito = Rattazzi si deve dimettere (inimicizia del popolo + brigantaggio ) = convenzione di settembre : no attacchi allo stato pontificio + spostamento della capitale da Torino a Firenze.
Napoleone III viene sconfitto a Sedan, l’Italia si sente sciolta dalle convenzioni di settembre. Estremo tentativo diplomatico del Papa = il 20 settembre 1870 : breccia di porta Pia e plebiscito per l’annessione di Roma all’Italia.
1871 legge delle guarentigie per regolare il rapporto stato-chiesa:
- Regolazione militare (il papa la sente come un Diktat e si proclama prigioniero dello stato italiano e raccomanda ai cattolici italiani di non partecipare alla vita politica del paese –non expedit-)
- Libero esercizio dei poteri spirituali
- Disponibilità dei palazzi vaticani, laterano e castel gandolfo
- 3.255.000 £ per il mantenimento della corte papale.
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